libreria parapetto
non so se è realizzabile un progetto del genere. La vorrei bianca,non in cartongesso ma legno o metallo in modo che dia idea di leggerezza .
consigli?
Comments (37)
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoCerto che puoi realizzarla! Scegli un buon artigiano, o meglio ancora un architetto che la progetti nei minimi dettagli e poi un buon artigiano (falegname o fabbro) che la realizzi per teCristina Ferro thanked OFFICINE VITTORIO COLOMBO SASCristina Ferro
Original Author5 years agoil problema sta proprio nel trovare il/i professionisti giusti!
archèTìpe
5 years agoqui su houzz potresti trovare sia architetti che artigiani che possono aiutarti.....verifica chi è della tua zona e scegliCristina Ferro thanked archèTìpeOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoCosa intendi per giusti? In genere un architetto ha solide collaborazioni che garantiscono il risultato oppure se tu hai già un artigiano saprà dialogare con lui per condurlo allo stesso risultato. Non hai un professionista che ti segue?Cristina Ferro
Original Author5 years agovivo in provincia di milano ma la casa è in provincia di savona
archèTìpe
5 years agoCristina, noi lavoriamo in provincia di Milano....nel caso tu fossi interessata potresti contattarci per un preventivo, il nostro indirizzo email è Info@archetipe.comCristina Ferro thanked archèTìpeOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoMi permetto qualche indicazione oltre a sponsorizzare anch'io archèTipe.
Ho visto che questo studio ha già realizzato dei progetti in Savonahttps://www.houzz.it/pro/medarchitetti/med-architetti-associati.
Potresti contattarli e capire se possono aiutarti.Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agolast modified: 5 years agoCristina; mi ha tradito iPad facendomi perdere quanto avevo scritto in mezz'ora di pensieri per lasciare un commento. Se mi contatta via email le rispondo con alcuni capisaldi importanti.
info@lop.it
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoSigh! E' sempre un piacere leggerti Lorenzo Pasqualucci. I tuoi commenti sono sempre interessanti, peccato! Maledetto Ipad ^_^
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agoGrazie MariaGrazia; sí, iPad si inceppa spesso su Houzz: c'è qualcosa di non perfettamente compatibile: sul PC viaggia in tutt'altro modo!
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoHo avuto anch'io dei problemi sull'Ipad con lo sketch del portale e l'ho riferito. Mi sembra di aver capito che ci stanno lavorando. Forse potresti comunicare i problemi che riscontri, così che possano risolverli, usando la sezione contattaci a fondo pagina. Buona giornata
Falegnameria Grelli
5 years agoCristina è facilmente realizzabile.Dia un'occhiata alla nostra pagina qui su houzz e se vuole ci contatti.
Cristina Ferro thanked Falegnameria GrelliOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agolast modified: 5 years agoLa cosa importante è che questo elemento dovrà inserirsi in modo coerente nel resto dell'ambiente.
Detto ciò mi permetto di postare un'idea in ferro.
Potresti realizzare la parete di fondo che funge da parapetto con dei pannelli in lamiera forata in cui inserire delle porte che ti consentano di accedere al vano scala che diventa un ripostiglio/guardaroba e sul davanti realizzare una sorta di libreria sospesa in cui inserire anche dei cubi in legno
(87) Pinterest · More Info(87) Pinterest · More Info
va studiata in funzione dell'apertura della porta che porta al vano scalaristopizzeria · More Info
purtroppo noi operiamo nella zona di Milano e dintorni, non saremmo competitivi coi costi, peccato!Cristina Ferro
Original Author5 years agonon vorrei una cosa molto "moderna" perchè l'impronta è rustica ed è in campagna
purtroppo nella zona di milano ho già provato a cercare la cucina ma in effetti non è comodo nè competitivo come trovare qualcuno vicino
diegofesti
5 years agoCiao Cristina, quello che vuoi fare è facilmente realizzabile con le aziende che producono librerie, la produzione industriale ormai è arrivata ad un alto livello di personalizzazione. Forse l’unica finezza è realizzare la porta a filo parete!
Senza la porta con 3-4K euro fai un bel lavoro, poi dipende dal materiale che vuoi usare.
Ciao e buona ricerca
Ps: la libreria falla lineare, non creare scalini come da tuo disegno a matita, sta male poi da vedere ☺️User
5 years agoBuongiorno Cristina, io lavoro in Milano e Provincia, mentre per la zona di Savona collaboro da anni con uno studio che ho selezionato. Se lo desidera, può contattarmi, sarò lieta di aiutarla.
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoquesto tipo di parapetto libreria più semplice potrebbe essere inserita anche in un contesto più campestre, magari verniciandola di bianco posta centralmente alla parete scala lasciando spazio per il passaggio sui lati al vano scala
Cristina Ferro
Original Author5 years agodiegofesti intende libreria lineare sino al soffitto del soggiorno ?
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agoSono certo che intenda proprio quello (condivisibile) e soprattutto che il montante della libreria salga dritto e continuo da terra fino al soffitto, anzichè rientrare accennando ad una "scala" anche nel profilo della libreria come fatto nel bozzetto allegato da lei all'inizio.
Se cerca un compromesso tra soluzione pratica, produzione di serie e suggestione architettonica non escluda l'ipotesi di fare la libreria (confermo a tutta altezza) partendo dall'angolo tra le rampe dei gradini ma senza arrivare a toccare il muro in fondo, e lasciando un'apertura vuota che per proporzioni tra larghezza e altezza venga letta come "spaccatura", "fuga"...un "taglio" che permette l'accesso allo spazio sottoscala senza la maggiore complessità e-o onere economico di provvedere una porta articolata.
Attenzione alle lunghezze dei tasselli per il fissaggio a terra (dalla foto vedo il riscaldamento a pavimento con la canalizzazione continua fin sotto alla scala).
diegofesti
5 years agoSi Cristina! Da pavimento a soffitto!
Ottimo consiglio Lorenzo, bella idea!
PS: Per fissare le librerie tradizionali non occorre forare il pavimentoCristina Ferro
Original Author5 years agosignor Lorenzo credo di non aver capito bene cosa intende per "spaccatura"
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agointendo dire di lasciare lo spazio necessario per riuscire ad "entrare" dietro alla libreria, in modo da sfruttare il vano sottoscala come ripostiglio anche se non chiuso da una porta: essendo abbastanza lungo, credo che diversi oggetti inseriti in quel volume restino comunque nascosti alla vista senza il bisogno di "inventarsi" una porta.
"Spaccatura" sta a significare (nelle intenzioni, al di là dell'appropriatezza o meno del termine) il "taglio" aperto, lo spazio senza libreria che resterebbe a destra della stessa, tra la libreria e il muro, tale da permettere il passaggio per infilarsi nel sottoscala: avrebbe proporzioni molto slanciate in verticale (perchè andrebbe da terra fino al soffitto) e andrebbe proporzionato nel modo giusto per trasmettere una certa suggestione pur conservando l'accessibilità.
Quanto dipende dai propri desideri e dai propri bisogni: fosse per me lascerei non più di 55cm e rinuncerei alla possibilità di infilare nel sottoscala oggetti ingombranti che abbiano bisogno di un passaggio ampio per poter "manovrare"; altre teste preferirebbero sentirsi tranquille di poter infilare nel sottoscala il mobile tavola da stiro senza timore che non riesca a girarci e quindi preferirebbero lasciare un'apertura più larga...
Se si allarga troppo lo spazio aperto, si riduce la capacità di nascondere alla vista quanto riposto nel sottoscala.
Non dimenticarsi di tenere sempre sotto controllo la parte della scala sopra alla rampa, per la quale la libreria costituisce un parapetto naturale, ma quando finisce lascia uno spicchio libero (un "buco") che non deve essere eccessivo...
Cristina Ferro thanked Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.itValentina
5 years agose non vuole spendere molto la può realizzare con le librerie di Ikea la "Billy"...qui le do un esempio...poi con un po' di immaginazione e qualche modanatura può diventare più classicaLorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agolast modified: 5 years agoout of topic: qui dall'ipad ho lamentato spesso malfunzionamenti e inciampi del sito di Houzz, mentre sul PC è sempre andato alla grande...Adesso questa discussione, sul PC, non si apre piú: appare la barra di testa, ma non si vede piú la lista dei messaggi: tutto grigio e piatto. Qualche problema con i codici html? Sta succedendo solo a me?
Cristina Ferro
Original Author5 years agograzie @diegofesti...ha espresso benissimo le mie necessità riguardo questa libreria.
ho una libreria billy a Milano ma non è assolutamente corrispondente alle caratteristiche che cerco in questo caso. la billy è economica e lineare ma ha una resa pari al prezzo e una resistenza ridotta(le mensole si inarcano sotto pesi neppure eccessivi).
@Lorenzo Pasqualucci effettivamente la porta credo sia la parte più complicata del progetto , l'elemento che farà sicuramente lievitare il prezzo. l'avevo pensata innanzitutto perche intenderei il sottoscala come ripostiglio di tutto un po visto che la casa non possiede una cantina nè una soffitta ma solo un sottotetto piuttosto scomodo.
l'idea dell'apertura non mi dispiace però alla destra del sottoscala, siccome rimane un minimo "dente", volevo mettere un appendiabiti per mettere le giacche quando si arriva da fuori. non fa troppo disordine lasciare tutto a vista anzichè chiudere con una porta?
out of topic:io dal portatile vedo tutto ma forse io non faccio testo.
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agodi quanto è profondo il dente?
potrebbe valere la pena chiuderlo con una porta a libro (dell'altezza che ne permetta l'apertura) così che da chiusa sembri tutta parete lasciando così la spaccatura come suggerito.
Ma bisognerebbe valutarne il costo, non è detto che sommando libreria+chiusura dente a parete tu alla fine spenda meno di una libreria con porta annessa.
Diciamo però che il suggerimento dell'arch. Lorenzo Pasqualucci è più teatrale a mio avviso.
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agoCara Cristina.... certe considerazioni non sono particolarmente pertinenti l'architetto o l'arredatore: fanno parte del bagaglio di ogni giorno di ciascuno, e quindi i giudizi e gli "aggiustamenti" se li regola ognuno in base alle proprie sensibilità, preferenze, necessità, etc etc.
L'architetto poi le "traduce" nell'elaborato esecutivo per realizzare nel modo migliore quella che è stata individuata come la giusta soluzione.
E' ovvio che l'esposizione di quanto stipato nel ripostiglio risulta meno gradevole del non vedere la roba: io ho voluto suggerire un principio: indicare "quali sono le manopole da girare per il volume e la sintonia"; poi quale radio ascoltare e se in sottofondo oppure a tutto volume dipende da lei!
Farei un riepilogo, anche perchè idee tante, ma ad un certo punto l'idea va contestualizzata e trasferita nella realtà, dunque in misure, principi costruttivi, o modelli di produzione da scegliere.Lei a questo punto deve:
- individuare il principio della soluzione ritenuta più appropriata;
- rilevare le misure esatte dello spazio e il principio di messa in opera della libreria che le serve;
- poi ricercare e valutare l'esistenza di un prodotto di serie che possa rispondere ai requisiti individuati cui deve rispondere la sua libreria;
- infine decidere se sia il caso di far realizzare questa libreria su misura;
- in tal caso incaricare il progettista (architetto / designer) di progettare il manufatto;
- infine, insieme, sottoporre l'elaborato esecutivo ad alcune falegnamerie chiedendo il preventivo per la realizzazione e la posa in opera.
1 > La prima scelta di orientamento è: porta sì o porta no?E' chiaro che il principio della chiusura totale elimina il rischio di far vedere le cose riposte nel sottoscala, ed è chiaro che l'eliminazione del problema di una porta abbatte notevolmente il costo generale dell'operazione (poi anche sul come fare la porta si possono concepire una molteplicità di alternative allo standard dell'immaginario collettivo dell'oggetto "porta").
2 > E' probabile (è molto probabile) che lo sfondamento del fronte della libreria, il "pertugio" attraverso il quale si accede al sottoscala, risulti nettamente più affascinante e suggestivo della staticità di un tappo, sia esso una porta o uno sportello o una superficie chiusa.Il taglio verticale lascia percepire la profondità dello spazio che continua nel sottoscala, lascia intravedere lo spessore della rampa che sale verso l'alto, fornisce uno spioncino nel piccolo respiro che si crea tra i gradini che salgono e il soffitto del piano terra che permette anche di cogliere dall'alto quanto succede in basso... insomma un sacco di cose per cui la percezione è decisamente più stimolata e meno scontata, piatta.
3 > Quanto larga lasciare quell'apertura, quanto riempire di roba il sottoscala, se utilizzarlo come spazio utile per disimpegnare il soggiorno dai cappotti degli ospiti oppure come sgabuzzino che dovrà accogliere di tutto e di più bicicletta compresa, sono tutte cose che deve considerare lei (deve scegliere cosa privilegiare) e rapportarle al punto 1: sulla base di questo prenderà la decisione.Io, personalmente, non averi dubbi: la "rappresentatività" dello spazio soggiorno per me merita di privilegiare la suggestione, per l'appagamento personale di chi abita la casa e per la sua vanità quando riceve ospiti, rispetto alla noiosa funzionalità del nascondere un aspirapolvere.
Per esempio animerei lo spazio con una fonte luminosa leggera a terra nel sottoscala che ne sottolinei la profondità, e nasconderei i cappotti appendendoli dietro alla libreria.
E' chiaro che più si dedica importanza alla "pulizia" delle prospettive, all'esaltazione delle geometrie che "entrano" nel sottoscala, più si privilegia lo spazio per quello, e meno sarà opportuno "inquinare" queste linee lasciando intravedere tavole da stiro e ceste con il bucato.
Cionondimeno soltanto io, a casa mia, so quanto bisogno ho di riporre l'aspirapolvere e tutto il resto proprio in quello spazio.
4 > concluderei con un minuto di riflessione verso coloro che non vendono librerie (dunque non ricavano da quello il proprio sostentamento) e non costruiscono falegnameria (quindi non lo ricavano dall'atto costruttivo)...Noi siamo nell'infelice posizione di analizzare, interpretare e progettare, permettendo di chiedere al falegname la libreria "fatta esattamente così" oppure al rivenditore "il modello x/y" nelle misure di "z x h" tali che il risultato raggiunga una qualità specifica superiore a quella di uno standard nato per rispondere nello stesso modo a decine di migliaia di desiderata diversi (questo fanno le aziende di produzione).
Il minuto di religioso raccoglimento, allora, serve a far capire che per una piena visione delle cose e relativa interpretazione bisognerebbe innanzitutto conoscere l'intero appartamento (qui conosciamo le due singole foto viste in apertura) e nondimeno che non ci possiamo concedere il tempo necessario per analizzare, ipotizzare e interpretare soluzioni, sintetizzare bozzetti o produrre elaborati esecutivi cantierabili, con la stessa serena leggerezza del tempo che ci regaliamo sulla panchina di un parco guardando gli alberi cercando l'ispirazione per un'idea.
...Insomma se andiamo al parco lo facciamo per fare il dog-sitter, non per sdraiarci sulla panchina: se volesse lasciare nelle mie mani il suo cane (sperando non sia un Alano) ne sarei onorato.
In tal caso: info@lop.it
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agoDimentico una cosa fondamentale: la decisione va inquadrata in fretta, perchè da quella dipende che tipo esatto di rifinitura chiedere al muratore che sta realizzando la scala.
Nel dubbio, in ogni caso, mi raccomanderei alcuni principi, come lasciare "a filo" ed allineati sia il rivestimento dei gradini rispetto al piano dello spessore della rampa, sia quest'ultimo rispetto allo spigolo dell'intradosso del soffitto (della "buca sul soffitto" da cui scende la scala).
Stesso discorso per i gradini della prima rampetta di invito, in modo che l'angolo tra le due rampe sia perfettamente pulito e allineato: non immagina nemmeno da lontano il salto tra complicazione o semplicità del lavoro che la attenderà andando a fissare la libreria, a seconda del fatto che siano state prese certe attenzioni oppure siano state trascurate!
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agolast modified: 5 years agoSpero Cristina apprezzi il regalo di quest'ultimi commenti ^_^
Non è detto infatti che all'aspirapolvere (magari si potrebbe anche prevedere quel robottino che gira per casa, non l'ho mai provato ma mi attira un sacco, e che occupa poco spazio) si possa trovare una soluzione diversa. Io per esempio ho collocato un grande armadio scorrevole in un corridoio di casa (sempre su consiglio dell'architetto) per aspirapolvere, asse da stiro,scaletta, scarpe, ecc,ecc che diventa praticamente una parete essendo a tutta altezza.
Ma le soluzioni vanno studiate in loco affidandosi ad un professionista, proprio per le ragioni che ha spiegato l'architetto Pasqualucci
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 years agoSoltanto una cosa su cui non sono d'accordo.
Cito:" Noi siamo nell'infelice posizione di analizzare, interpretare e progettare, ..."
Ecco io la definirei l'esatto opposto!
Analizzare, interpretare e progettare uno spazio regala felicità a cui lo fa (per soddisfazione del lavoro eseguito e per la consapevolezza del beneficio di chi ne usufruirà) e a chi lo riceve perchè avrà uno spazio tagliato su misura realizzato per rispondere ai propri bisogni pratici ed estetici.
Un pò come indossare un abito dal taglio sartoriale che mette in evidenza i pregi ma nasconde difetti con estrema eleganza e saggezza magari proprio esaltandoli.
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 years agolast modified: 5 years agoAccidenti, se si continua così sui commenti di Houzz sarà necessario provvedere tutto il repertorio di Emoji e Cuoricini!! :)
(rileggo: affinchè non sia frainteso intendevo che i cuoricini servirebbero a me per ringraziare degli apprezzamenti!!!!)
Cristina Ferro
Original Author5 years agoGrazie a tutti per i consigli.
purtroppo ho dovuto subire una battuta d'arresto ai miei progetti per problemi in famiglia.
peccato che qualcuno di voi è veramente troppo lontano dal mio "centro operativo" perchè altrimenti avrei trovato il pro che cercavo.
diegofesti